lunedì 3 febbraio 2014

Discovering UK: far beaches and high moorlands



You could stay in Cornwall a week, and yet you'd have a lot more to discover. It's a pity we stayed only two days, but I took lots of pictures anyway. So much beauty! So, as I promised, here we are with my second Cornish post!
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Ci si potrebbe passare una settimana, in Cornovaglia, e ancora rimarrebbero cose da scoprire. È un peccato esserci rimasti solo due giorni, ma sono comunque riuscita a fare moltissime fotografie. Così tanta bellezza da catturare! Così, come promesso, eccoci qui con la seconda parte del nostro viaggio. 

Day 2. Bright sun. We head towards the far Western coast and stop at Land's End. High moorlands facing the Atlantic and Scilly islands. With a bit of fantasy we can imagine to see Canada far, far away. Unfortunately, the visitor centre has been changed into a kind of a mall, with restaurants and shops and a 4D cinema, but as soon as we walk away toward the farther cliffs, the crowd and the noise fade, and we are alone, accompanied only by the wind's whistling and the waves' lapping.
There's a lot of footpaths starting from the parking and visitor centre and leading over the cliffs, through rocks and moors, where we can spot nice resting places where to admire the landscape and breath the pure salty air. Could stay there forever.
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Giorno 2. Sole. Automobile puntata verso l'estremo occidente inglese, ci fermiamo a Land's End, dove alte brughiere si affacciano sull'Atlantico di fronte alle isole Scilly. Con un po' di fantasia immaginiamo di vedere il Canada, lontanissimo, laggiù. Purtroppo, il visitor centre di Land's End è stato trasformato in una specie di centro commerciale con ristoranti, negozi e cinema 4D, ma non appena ce ne allontaniamo, camminando verso le scogliere un po' più in là, la folla e il rumore si affievoliscono e siamo da soli, in compagnia soltanto del vento che fischia e dello sciabordio delle onde.
Ci sono moltissimi sentieri che partono dal parcheggio e dal visitor centre e conducono in cima alle scogliere, tra rocce e cespugli di erica dove ci si può fermare, sedersi, perdere lo sguardo nel panorama, respirare l'aria pura e salmastra. Si potrebbe rimanere lì per sempre.




A few miles North, Zennor is a minuscule village halfway on the route to Saint Ives. A couple of farms, a free house, a little folk museum and a tiny 12th century chapel with its graveyard, Saint Senara church. Inside, in the dim light, wooden benches with decorated cushions, white roses and candles, maybe traces of a wedding, and the faded fresco of a legendary mermaid who fell in love with a Zennor choir man and took him with her deep down the see. The coastal footpath over the cliff, heading directly to Saint Ives, leads over the cove where the mermaid abducted her lover. It seems that, there, we can still hear their chants emerging from the roaring waves.
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Poche miglia più a nord, Zennor è un minuscolo villaggio a metà via sulla strada per Saint Ives. Un paio di cascine, un pub, un piccolo museo del folklore e una microscopica cappella medievale con il suo camposanto, la chiesa di Saint Senara. Al suo interno, nella penombra, panche di legno coperte da cuscini ricamati, rose bianche e candele, forse ricordo di un matrimonio, e l'affresco sbiadito di una leggendaria sirena che si innamorò di un corista di Zennor e lo trascinò con sé in fondo al mare. Il sentiero costiero che attraversa la scogliera e porta fino a Saint Ives, conduce alla baia dove la sirena rapì il suo amante. Sembra che, laggiù, si possano ancora distinguere i loro canti tra il ruggito delle onde.








When we finally end up in Saint Ives some clouds have started playing hide-and-seek with the late afternoon sun. The place is packed of people wandering in the alleys, shopping, eating Cornish ice creams, sitting on the concrete low wall and watching children playing on the beach between the stranded boats and diving in the cold, dark harbour water. 
Saint Ives is widely renowned among artists. At the beginning of 20th century was one of en plain air painters' favourite location, Virginia Woolf used to spend there her summer time and there's currently a branch of London's Tate Gallery usually housing temporary exhibitions. It is late for the gallery, though. We keep walking, looking at shop windows, enjoying the light-hearted atmosphere. Everything smells saltiness, humidity, fish and holidays. It's windy and cool. Time for the sweater. Time to go home.
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Quando finalmente arriviamo a Saint Ives le nuvole hanno ormai cominciato a giocare a nascondino con il sole. Il borgo è affollato di villeggianti che passeggiano senza meta nel dedalo di vicoli facendo shopping e mangiando gelato, oppure siedono sul muretto di cemento a osservare i bambini che giocano sulla sabbia tra le barche spiaggiate o si tuffano nella fredda e scura acqua del porticciolo.
Saint Ives è località rinomata tra gli artisti. All'inizio del XX secolo era una delle mete preferite dai paesaggisti, Virginia Woolf ci passava le estati e oggi vi si trova la struttura sorella della Tate Gallery londinese, dove vengono normalmente ospitate mostre temporanee. È tardi per visitare la galleria, però. Continuiamo a camminare, guardando le vetrine e godendoci l'atmosfera spensierata. Tutto odora di salsedine, umidità, pesce e vacanza. C'è vento, inizia a fare fresco. Ora di mettersi una felpa. Ora di andare a casa.






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Tips
Accomodation: almost everywhere you can find inns, B&B and hotels. However, we chose to stay in the same location for all three nights we spent in Cornwall so we hadn't to check in and out every day. Our B&B is this one, in Plymouth, Devonshire, and we are very happy about it. The rooms are clean and cosy, breakfast is rich and tasty and the host is a really nice, welcoming man. Plus, every Cornish location is at a two-hour distance at most.
Commuting: we traveled by car and it's a good way to enjoy Cornwall and visit different distant locations. Almost everywhere there are paying parking at a walking distance from city centre, and it is better not to be lazy and live the car there. Besides, there's a toll charge when you leave the region and enter again in Devonshire.
Excursions: Cornwall is full of coastal footpaths crossing cliffs and moorlands. It is worth to take time and explore some of them, pretending to be a Brontë's novel protagonist. The landscapes are amazing. For full information about it, visit the National Trust website.
Eating: pubs are always the best choice, as you can enjoy true English cuisine. Cornwall, then, it's also famous for Cornish pasties, puff pastry stuffed with onions, potatoes and meat. A tasty and cheap street food. 

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Informazioni utili
Dormire: B&B, locande e alberghi sono praticamente ovunque. Tuttavia noi abbiamo preferito avere una base fissa per evitare la seccatura di valigie e registrazioni ogni giorno. Abbiamo scelto questo B&B a Plymouth, nel Devonshire, e ne siamo rimasti soddisfatti. Le camere sono pulite e accoglienti, la colazione gustosa e ricca e il padrone di casa una persona deliziosa. Inoltre, qualsiasi località della Cornovaglia è al massimo a un paio d'ore di distanza.
Spostamenti: abbiamo viaggiato con l'auto a noleggio ed è un ottimo modo per visitare località diverse e distanti tra loro. Quasi ovunque ci sono parcheggi a pagamento appena fuori dai centri storici, ed è bene non essere pigri e lasciare l'auto lì. Inoltre, c'è un pedaggio da pagare quando si lascia la Cornovaglia e si rientra nel Devon.
Escursioni: la Cornovaglia è attraversata da centinaia di chilometri di sentieri costieri che passano sopra scogliere e in mezzo alla brughiera. Val la pena prendersi il tempo di esplorarne qualcuno, fingendo di essere i protagonisti di un romanzo delle sorelle Brontë. I panorami sono stupefacenti. Per informazioni complete su questi percorsi, si può visitare il sito del National Trust, l'ente che si occupa appunto della protezione delle aree naturali del Regno Unito. 
Mangiare: i pub sono solitamente la scelta migliore per assaggiare la vera cucina inglese. La Cornovaglia, inoltre, è famosa per le sue Cornish pasty, ovvero pasta sfoglia ripiena di cipolle, patate e carne. Un gustoso, ed economico, street food.

3 commenti:

  1. Ciao Alessandra, complimenti per il bel blog! Sono arrivata qui da Nonsolomamma. Vorrei chiederti una cosa, e non trovo una tua mail personale, dunque spero tu legga questo commento.
    Ho visto tra i link che citi 'Travel writing workshop' e ho dato un'occhiata, dato che è un soggetto che mi interessa da diverso tempo. Sebra un corso ben fatto... mi puoi dare un feedback? L'hai seguito? Ti è stato utile? Grazie mille!!
    Mi puoi rispondere a paolamayaATvirgilioPUNTOit oppure qui. Grazie!

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  2. Ciao Paola, grazie per i complimenti! :-)
    Dunque, ho seguito il workshop a novembre sia per approfondire il tema scrittura di viaggio, che come si evince dal blog mi interessa molto, sia per fare esercizio e avere un po' di "tip" sullo scrivere in inglese. L'ho trovato molto istruttivo e coinvolgente perché univa a brevi spiegazioni una larga parte di esercitazioni. Ho dovuto scrivere in classe brevi testi e leggerli ad alta voce, ricevendo quindi consigli e suggerimenti proprio sul mio stile di scrittura e sul modo di organizzare i miei racconti. Verso fine giornata abbiamo anche affrontato l'argomento: come proporre il soggetto per un articolo a una rivista e cosa proporre.
    Chiaramente non è un corso vero e proprio, dunque, molte skill sono date per scontate, ma io sono molto contenta di averlo seguito.
    Spero il feedback ti sia utile :-)

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  3. Sì, grazie mille!
    Paola

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