mercoledì 26 dicembre 2012

Il risotto di Santo Stefano

No, non sono sparita, anche se sono passate più di due settimane dall'ultima volta che ho scritto qualcosa. Non sto a dilungarmi sul fatto che tra superlavoro e preparativi natalizi arrivavo alla sera troppo stanca per accendere il computer, in ogni caso eccomi di nuovo qua, a fare gli auguri a tutti voi che siete passati e passerete di qua, che vi siate mai palesati oppure no!




La mia strenna natalizia per voi è una nuova ricettina semplice semplice e un ennesimo risotto (l'ho già detto che è una delle cose che preferisco?) che ho preparato oggi a mezzogiorno come ritorno alla normalità dopo l'assedio di grassi e zuccheri di 24 e 25 dicembre. C'è anche da dire che per me il risotto a Santo Stefano è un po' una tradizione di famiglia, quando ancora c'era mio nonno e si era tutti insieme nella vecchia casa, e si faceva questa due giorni il 25 e il 26 con varie generazioni riunite insieme attorno a una tavolata enorme, vicino a un camino acceso dove mio nonno cuoceva il capretto o il maialetto. E insomma, unendo le tradizioni lombarde e sarde, avevamo per primo piatto i tortellini in brodo e per secondo i bolliti e il capretto a Natale, il risotto zafferano e funghi e il capretto di nuovo (o il maialetto) a Santo Stefano, che poi era l'anniversario di matrimonio dei miei nonni.

Ora, la vecchia casa non c'è più, mio nonno nemmeno e il giorno di Santo Stefano è diventato un giorno di relax in più (e da un lato la cosa non mi dispiace), così sono stata io, nel nostro nido di Pleasantville, a preparare un risotto alla zucca coccoloso e profumato per me e per l'Ing.

La ricetta è davvero semplice. Ho preso un pezzetto di zucca già privata dei semi (saranno stati due o tre etti al massimo), l'ho sbucciata, tagliata a cubetti e l'ho messa in una pentola con brodo vegetale leggero.

Dopo una decina di minuti dal bollore, ho tolto la zucca con una schiumarola (il brodo servirà per cuocere il riso) e l'ho frullata nel mixer, mentre in una padella antiaderente con i bordi alti appassiva un po' di cipolla in poco burro e olio.

Nel soffritto ho fatto quindi tostare circa 250 grammi di riso carnaroli e ho sfumato con del vino bianco, lasciando evaporare qualche minuto, infine ho aggiunto la zucca frullata e poco alla volta ho portato a cottura il risotto aggiungendo il brodo. Alla fine, anziché con il burro, ho usato un pezzetto di philadelphia (circa 40 grammi) per mantecare, insieme a un bel po' di parmigiano grattuggiato per dare un po' di contrasto al dolce della zucca.


























Infine, poiché spesso per motivi di tempo non riesco a scrivere sul blog quanto vorrei, e poiché spesso mi ritrovo a voler condividere immagini o pensieri così brevi e fugaci e veloci che non trovano il tempo di arrivare alla tastiera (ma per arrivare allo smartphone sì), ho deciso con molta titubanza di aprire su Facebook la pagina A me mi, dove poter condividere in modo più diretto rispetto a quello del blog. È un esperimento, come del resto tutto quello che riguarda questo blog-laboratorio, e non so se riuscirò a far vivere la pagina davvero, ma intanto ci proviamo!






1 commento:

  1. La zucca non mi convince ancora, ma il tuo risotto ai funghi è diventata la mia ricetta bisettimanale, ormai!
    (comunque se trovo un pezzo di zucca ci provo, al massimo esagero con il parmigiano)

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